Facilmente raggiungibile dal parcheggio antistante il rifugio. E’ pertanto adatto anche alle famiglie con piccoli al seguito o persone anziane. Luogo incantevole da visitare almeno una volta per deliziarsi del paesaggio e dell’aria pulitissima.
Con i suoi 3841 metri è stato considerato a lungo la montagna più alta delle Alpi. Il suo nome Monviso sembra derivare da Vesulus o Vesulo. Il termine Vesulus veniva usato per indicare un’altura e quindi una montagna ben visibile ed isolata come per l’appunto è il Monviso.
La sua forma piramidale imponente si erge maestosa quasi dal nulla, rendendo il Monviso visibile e riconoscibile anche da grandi distanze.
Facilmente raggiungibile dal parcheggio antistante il rifugio. E’ pertanto adatto anche alle famiglie con piccoli al seguito o persone anziane. Luogo incantevole da visitare almeno una volta per deliziarsi del paesaggio e dell’aria pulitissima.
Un bellissimo trekking di più giorni! Il giro del Monviso è un trekking di più giorni fatto per chi ama la montagna ed ha un po’ di buon allenamento nelle gambe visto che il dislivello da superare è molto e le tappe sono piuttosto lunghe. La bellezza dei paesaggi è incredibile e si possono osservare molti esemplari di fauna e flora differenti come lo stambecco e l’aquila reale. In certe tappe raggiungerete quasi i 3000 metri quindi è un trekking consigliato solo durante i mesi più caldi dell’anno. Ad ogni modo se amate l’escursione, questo è un bellissimo percorso fra i monti piemontesi con scollinamento in Francia!
La grotta di Rio Martino è una delle grotte più importanti del Piemonte. Nel 2009 il Comune di Crissolo (con il contributo della Regione Piemonte) ha iniziato un’opera di messa in sicurezza del “Ramo Inferiore” con passerelle che facilitano la visita anche agli utenti meno esperti.La grotta sorge a 1.530 s.l.m. sulle pendici della Rocca Grane ed è immersa nell’area SIC (sito di interesse comunitario) del versante destro del fiume Po. Il ramo inferiore è lungo 530 metri alla fine del quale si potrà notare la cascata del Pissai alta più di 40 metri. Al di sopra del sala del Pissai, “stanza” in cui si trova la cascata, si trova il “ramo superiore” (non raggiungibile se non con adeguata attrezzatura e capacità); sicuramente più importante sotto l’aspetto idrologico. Con i suoi 300 metri di sviluppo il ramo superiore è contornato da sale, pozzi e gallerie collegate tra di loro di difficile passaggio se non per utenti più che esperti.
La grotta è visitabile solamente nei mesi estivi (da aprile a ottobre)
Per la visita è richiesto un abbigliamento adeguato in quanto la temperatura all’interno è di circa 5 °C e l’umidità si aggira al 100%; il tempo necessario per percorrere il ramo inferiore della grotta, sino alla Cascata del Pissai, è di circa due ore.
Strada per arrivare molto buona con percorso che tocca alcuni paesi caratteristici e rimasti come nei secoli scorsi. La zona, a parte il periodo estivo è scarsamente abitata ed il turista gode atmosfere di altri tempi.
Bellissimo panorama sulla parte piemontese e sul versante francese. Ottima vista del retro del Monviso.
Caratteristico borgo costruito sotto un’enorme sporgenza rocciosa, il cui peculiare aspetto, con le sue case in pietra dai tetti piatti, tanto ricorda quello dei pueblo indiani del Nord America.
Il sito, oggi ristrutturato e trasformato in ecomuseo, ci svela il segreto degli antichi abitanti di questo villaggio: lo stretto contatto con la natura, l’autosufficienza, la cura ed il saggio sfruttamento delle risorse naturali come l’acqua, la pietra, i frutti della terra. Ancora oggi infatti, gli attrezzi, le abitazioni, le stalle, i fienili, gli essiccatoi per le castagne, le fontane e l’antico forno, ci raccontano di un tempo in cui questi luoghi furono testimoni della cosiddetta “civiltà del castagno”.
Ostana, oltre ad essere uno dei borghi più belli d’Italia, è anche un borgo estremamente accogliente per il visitatore. Un vero e proprio salotto di fronte al Monviso in cui trascorrere momenti speciali in tutte le stagioni dell’anno, ascoltare storie antiche raccontate da chi quei luoghi non li ha abbandonati mai, sentire risuonare il suono prezioso e poetico della lingua occitana.
Un viaggio alla scoperta della flora e della fauna, per conoscere tante curiosità della natura intorno a noi. L’itinerario si svolge su un sentiero facile e adatto a tutti, si può percorrere anche in autonomia.